29 Ekim 2008 Çarşamba

'Un paese fra l'islam e occidente: la politica turca alla prova delle elezioni del 2007''

INTRODUZIONE

La Turchia, che si trova in una delle posizioni geopolitiche più importanti del mondo, è sia per la collocazione geografica che dal punto di vista culturale e sociologico un ponte fra l’Occidente e l’Oriente. Questa caratteristica del paese, oltre ad essere fonte di molte opportunità ma anche di altrettanti problemi, lo trasforma in un oggetto d’analisi molto interessante. La Turchia, che attualmente viene considerata fra i paesi in fase di più accentuato sviluppo, ha vissuto molte crisi economiche e politiche nella sua storia recente, e nonostante abbia imboccato sin dagli anni Venti la via della modernizzazione è ancora soggetta a tensioni sociali e culturali significative, che la sottopongono a spinte opposte di segno innovativo o tradizionale. Studiare la politica turca attuale è un modo per gettare uno sguardo su questa complessa realtà. In questa sede si è scelto di farlo sotto il profilo della comunicazione politica, descrivendo e analizzando il quadro delle cruciali elezioni legislative del luglio 2007. Oltre all’interesse personale per la comunicazione sotto tutti i sensi, la scelta dell’argomento di analisi è stata motivata anche dagli ultimi avvenimenti verificatisi nel paese, che hanno portato alla decisione di tenere l’ottava elezione politica anticipata della storia turca e di conseguenza hanno visto una campagna elettorale breve ma molto intensa dei partiti politici.
Nella presente tesi si è cercato di analizzare i partiti turchi contemporanei, i loro programmi politici, le tematiche e le modalità delle loro campagne elettorali e il ruolo degli attori mediali presenti nel paese, per spiegare in quali condizioni e per effetto di quali fattori è maturato il nuovo successo di Erdogan e del suo AKP. Per rendere più chiaro il contesto in cui la campagna si è svolta, si sono necessariamente richiamati alcuni eventi passati della storia politica turca, dato che sarebbe stato impossibile fornire un’immagine complessiva di tutto quello che sta succedendo attualmente in Turchia senza rivolgersi alla storia che ne ha fornito le premesse.
Il primo capitolo della tesi consiste in una descrizione del clima che ha caratterizzato la scena pubblica turca agli inizi del 2007, quando l’inizio del dibattito sull’elezione del nuovo presidente della repubblica é stato il principale motivo dello scoppio della crisi politica, che è durata fino alla elezione a questa carica di Abdullah Gul e per certi versi dura ancora. Nella prima parte si offre una presentazione della situazione di crisi: la reazione alla candidatura di Gul di quello strato della popolazione che crede nei principi di democrazia e laicismo voluti da Ataturk a fondamento della repubblica e intende difenderli da quelle che considera minacce ad essi rivolte, i fallimentari turni del voto presidenziale in sede parlamentare e il quasi-intervento diretto delle Forze Armate nel contesto politico. In altre parole, in questa parte del lavoro sono riportati tutti gli avvenimenti che hanno causato il ricorso ad elezioni legislative anticipate e che come conseguenza hanno dato luogo ad una campagna elettorale ridotta nei tempi ma molto intensa ed interessante.
Nel secondo capitolo della tesi vengono esaminati i cinque partiti politici che apparivano destinati ad essere i più votati in tutti i sondaggi pubblicati, iniziando dalla loro evoluzione storica per far capire come siano evolute alcune delle loro ispirazioni ideologiche e come questi cambiamenti siano stati recepiti dall’elettorato. In questo senso, esaminare la storia dei partiti politici significa operare una ricerca che fornisce quasi tutte le informazioni indispensabili sulla storia politica del paese, in quanto alcuni dei partiti politici oggi presenti sulla scena esistono, malgrado le interruzioni che la loro attività ha dovuto subire in fasi particolarmente turbolente, dagli anni Cinquanta, e la loro presenza è una testimonianza dell’evoluzione del paese. Questi partiti sono oggi chiamati ad adottare politiche decisive per il futuro, sia sul piano economico sia su quello propriamente politico, data la delicatezza delle sfide che attendono la Turchia sul piano interno e su quello internazionale, a partire dalla controversa questione dell’adesione all’Unione Europea e dell’atteggiamento da tenere dei confronti del terrorismo indipendentista curdo. L’argomento viene affrontato nel secondo capitolo attraverso un’analisi dei manifesti politici – cioè delle piattaforme programmatiche – di questi cinque partiti, che sono analizzati sia sotto il profilo del contenuto propositivo in ordine ai problemi reali del paese, sia sotto quello delle critiche rivolte agli avversari. In questo capitolo vengono riportati anche i principali slogan che hanno contraddistinto le manifestazioni, i volantini di propaganda e le affissioni pubblicitarie dei partiti, esaminandoli nel dettaglio nei paragrafi dedicati alle campagne elettorali dei singoli partiti.
Il terzo capitolo ha come argomento specifico il periodo della campagna elettorale e il ruolo che in essa hanno svolto gli altri attori. Prima di tutto vi sono esaminati i maggiori temi della campagna, che a volte hanno varcato i limiti della politica estendendosi a vicende personali riguardanti i più noti esponenti politici. Gli scambi di battute polemiche avvenuti fra questi ultimi vengono direttamente riportati per far capire al lettore come i leader turchi esprimono le proprie opinioni. Successivamente, nello stesso capitolo è esaminato il contesto dei media in Turchia per capire come e in che misura la campagna elettorale sia stata illustrata dai vari mezzi di comunicazione. Il contesto dei media viene qui esaminato tramite l’analisi di cinque quotidiani e sei canali di televisione, con alcuni esempi dei programmi speciali realizzati in occasione delle elezioni. I mezzi d’informazione sono stati analizzati anche sotto il profilo della proprietâ, cioè riguardo alla relazione esistente fra l’imprenditorialità del proprietario e l’imparzialità della comunicazione stessa.
Riassumendo, la presente tesi presenta un’analisi del contesto politico di un paese alla prova delle elezioni anticipate, in una fase delicata in cui anche le tradizionali rivendicazioni storiche dei diversi settori ideologici si sono evolute insieme ai partiti, all’opinione pubblica e ai mezzi di comunicazione, per finire a dar vita ad dibattito multilaterale a cui hanno preso parte in primo luogo i fondamentalisti islamici, i nazionalisti ed i socialdemocratici, non dimenticando ovviamente la formazione degli indipendenti, che di fatto ha rappresentato, nella campagna elettorale, la componente etnica dei curdi. Questo lavoro si propone di analizzare il periodo della crisi politico-elettorale, mettendo in evidenza tutti i suoi attori: in primo luogo i partiti politici, che hanno il potere di cambiare la situazione odierna e che si sono sforzati di comunicare nel modo più efficace con il loro potenziale elettorato in questo periodo; in secondo luogo i mezzi di comunicazione di massa, che si sono dimostrati influenti attori coprotagonisti delle vicende qui analizzate, sia per la loro funzione di filtrare i messaggi politici prima di trasmetterli al pubblico, sia per la capacità che alcuni di essi hanno di condizionare le politiche persino dei governi; in terzo luogo il popolo, cioè l’elettorato della Turchia, le cui reazioni, se da un lato hanno garantito un secondo successo di Erdogan e del suo partito, riconfermandoli al governo, dall’altro hanno dato vita alle più grandi manifestazioni della storia repubblicana del paese.

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